GNSS Kiss & Ride Bologna

Sincron Sistemi e la ripetizione del segnale GNSS nell'area Kiss & Ride della stazione di Bologna.
Il rapido incremento della popolarità dei terminali, sistemi e servizi GNSS - Global Navigation Satellite System (GPS, Glonass, BeiDou, Galileo) ha provocato lo sviluppo di nuove applicazioni e con il tempo sta generando aspettative che questi dispositivi siano in grado di operare pure all'interno degli edifici. Proprio per questo motivo Sincron Sistemi è ha progettato e realizzato attraverso il proprio laboratorio un sistema di ripetizione del segnale GNSS per l'are Kiss & Ride della stazione alta velocità di Bologna.
Tra le varie motivazioni a supporto della necessità di mantenere costantemente l’aggancio al GPS per l’opportuna localizzazione, c’è quella, molto specifica per le reti radiotelefoniche dei Taxi, di rimanere in aggancio anche quando si è in aree non coperte dalla rete satellitare, come lunghe gallerie. Nel caso specifico dell’area Kiss & Ride della stazione dell’Alta Velocità di Bologna, un tunnel della lunghezza di circa 600 metri, i tassisti restavano senza connessione per tutto il tempo di permanenza nell'area, e quindi formalmente non localizzati dalla centrale.
Rete Ferroviaria Italiana, la società del Gruppo FS che ha realizzato e gestisce il Kiss & Ride, ci ha quindi incaricato di sottoporre un progetto per la soluzione del problema. Il progetto, nel seguito descritto, è stato appaltato, eseguito ed è attualmente operativo. Se la propagazione delle onde elettromagnetiche nello spazio vuoto è facilmente prevedibile e computabile, all'interno di gallerie essa è difficilmente presumibile : infatti la riflessione del segnale, fatta dalle pareti, determina aree, anch'esse non identificabili, in cui i segnali diretti e quelli riflessi si combinano in opposizione di fase, di fatto azzerando il campo presente in quelle aree. Un sistema usato frequentemente, ma soprattutto per lunghe distanze, è quello di utilizzare la cosiddetta linea fessurata : si tratta di un cavo coassiale che contiene “fessure” a distanze regolari, che emettono un po' di segnale da ogni fessura e consentono quindi una copertura continua della galleria. La line fessurata è piuttosto costosa come cavo, ed anche nella installazione e manutenzione. La soluzione che si è preferito adottare, per andare a colpo sicuro e non rischiare di avere buchi di copertura, è stata quella di coprire la galleria mediante 8 antenne ripetitrici, relativamente direttive, poste alternativamente a destra e sinistra nel tunnel, e con inclinazione di circa 60 °C. Ovviamente la posizione che viene calcolata, indipendentemente da dove ci si trovi nel tunnel, è quella dell’antenna primaria posta all'esterno, dove i segnali dei diversi satelliti si combinano; l’impianto complessivo comprende inoltre 3 amplificatori, filtri GPS/Glonass e l’utilizzo di cavi a bassa perdita.
L’impianto è operativo anche per le costellazione GPS e Galileo (entrambi operanti a 1575 MHz) e Glonass (1598 -1615 MHz).